giovedì 14 giugno 2012

Il mistero delle idee


Le massime scoperte intellettuali dell’umanità hanno avuto un’origine misteriosa. Helmholtz disse che le sue idee più felici «si insinuarono spesso nel mio pensiero senza che io ne sospettassi l’importanza... In altri casi arrivarono improvvisamente, senza alcuno sforzo da parte mia ... Amavano presentarsi alla mia mente specialmente mentre camminavo senza fretta».
Un altro scienziato ha confermato che molte delle sue idee più grandi gli venivano in modo così improvviso mentre stava radendosi, che ogni mattina doveva fare molta attenzione quando usava il rasoio per evitare di tagliarsi per la sorpresa.
Un ben noto fisico inglese disse una volta a Wolfgang Kòhler: «Nella nostra scienza le grandi scoperte si fanno in tre posti: in autobus, in bagno e a letto».
Il punto essenziale, qui, è che ci sono varie fasi di pensiero creativo: prima una fase di preparazione, in cui il problema viene elaborato in modo cosciente; poi un periodo di incubazione, senza alcuna concentrazione cosciente sul problema; e poi l’illuminazione, che è giustificata successivamente dalla logica.
Julian Jaynes, “Il crollo della mente bicamerale”, Adelphi pag. 65

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