venerdì 15 giugno 2012

Negative brainstorming

Il Negative Brainstorming è una versione particolare del brainstorming che prende in considerazione i possibili effetti ed implicazioni negative di un’idea, un progetto ed è stata sviluppata nel 1985 da Isaksen and Treffinger.
Si svolge come un brainstorming classico con la differenza che il processo di produzione delle idee ruota attorno alle domande: “cosa potrebbe andare storto?”, “quali problemi potrebbero sorgere?”, oppure “come faremmo per non risolvere il problema?”.
È molto utile quando si analizza un problema molto complesso, si applica una nuova idea, senza sufficiente tempo per sperimentarla, quando si hanno pochi margini di errore e si vuole essere pronti ad affrontare possibili complicazioni.
Mettere in luce gli aspetti negativi prima di adottare un’idea, aiuta ad evitare brutte sorprese, o almeno ad essere pronti ad affrontarle non solo materialmente,  ma anche emotivamente. Questa tecnica aiuta chi è coinvolto nel progetto ad essere preparato ai possibili insuccessi e a sapere cosa fare per rimediare. 
Questo tipo di riflessione è importante, soprattutto quando non si ha la possibilità di provare la soluzione prima di adottarla definitivamente e riduce le possibilità di essere presi alla sprovvista.
Al termine della sessione, può essere utile prevedere un momento in cui ridare al gruppo sicurezza e motivazione, in quanto i singoli partecipanti, esplorando principalmente le implicazioni negative del problema, potrebbero aver acquisito un senso di insicurezza e quindi diminuire istintivamente il proprio impegno e la fiducia nel gruppo. 
Obiettivi
- Predisporre mentalmente il gruppo alle difficoltà che potrebbe trovarsi ad affrontare;
- individuare preventivamente le risorse necessarie per risolvere i possibili problemi futuri;
- conoscere in anticipo una parte dei problemi che si dovranno affrontare, nei casi in cui non si disponga di tempo sufficiente per introdurre gradualmente un’innovazione;
- ridurre i margini di errore e di indeterminatezza attorno ad una questione particolarmente importante;
- rompere i normali schemi di riflessione con una domanda inconsueta.
I passi da seguire
- Realizzare una sessione di brainstorming classico, capovolgendo però la normale riflessione per concentrarsi sulle implicazioni negative o sulla domanda “cosa potremmo fare per evitare di risolvere il problema?”;
- raccogliere le idee in categorie collegate tra loro, perché esprimono soluzioni simili o si basano su medesimi principi ecc, in modo da creare gruppi di idee omogenee tra loro e dare un titolo che le esemplifichi e le sintetizzi
- utilizzare tutte le idee e le informazioni raccolte in categorie per predisporre eventuali misure alternative e le risorse necessarie per ovviare ai problemi che potrebbero sorgere.

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