venerdì 15 giugno 2012

Trigger Method

Trigger vuol dire grilletto o innesco e descrive in modo efficace il principio del brainstorming in generale e di questa variante in particolare. Si basa sul principio che un’idea costituisce l’innesco per le altre, quasi automaticamente e a prescindere da ogni possibile ordine gerarchico tra le soluzioni individuate. Con il Trigger Method, infatti, si scelgono casualmente alcune idee dopo un rapido brainstorming classico e queste daranno automaticamente il via a tante altre possibilità. 
Questa tecnica mira a lasciare molto libera la riflessione, senza valutare o misurare l’efficacia di un’idea o la sua rilevanza rispetto al problema. Una volta definita la questione, infatti, e mantenendo questa come centro della discussione, ogni idea può apportare dei miglioramenti anche se inizialmente può sembrare scollegata dal problema: l’importante è la prospettiva con cui si vede la questione da affrontare e mantenerla sempre orientata al problema.
Obiettivi
-Lasciare libera l’immaginazione, pur mantenendo la concentrazione sul problema;
- Sospendere il giudizio sulle idee e lasciare al caso la scelta di ogni “trigger”;
I passi da seguire
Definire accuratamente il problema ed elencare gli elementi di cui si compone;
realizzare una sessione di brainstoming classico per individuare una serie di idee attorno al problema, nel maggior numero possibile;
scegliere casualmente alcune idee, 5-10, scriverle su un foglio e metterlo di fronte ai partecipanti;
lasciare che queste idee ispirino nuove soluzioni, senza preoccuparsi del loro grado di attinenza al problema.

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